Torniamo a trattare un tema caro a PlacEvent: il crowdfunding.
E questa volta lo facciamo con una colorata infografica!
Ma prima, ecco spiegati i modelli a cui fa riferimento:
- Il modello reward-based riguarda 12 piattaforme su 22 nel nostro Paese e si basa sulle ricompense che i sostenitori di una campagna crowdfunding ricevono effettuando le donazioni. È il promotore della campagna a stabilire le ricompense: esse sono rappresentative del progetto per il quale si raccolgono fondi e sono in ordine direttamente proporzionale alle donazioni.
- Il modello donation-based è il modello adottato dalle organizzazioni senza scopo di lucro e dai personal fundraisers che in loro nome raccolgono fondi. Non sono previste ricompense. A volte non è stabilito nemmeno un obiettivo finanziario: più si raccoglie meglio è!
- Il modello equity-based è molto caro alle startup poiché prevede non donazioni bensì l’acquisto di azioni finanziarie relative all’impresa del promotore della campagna crowdfunding.
- Il modello social lending, letteralmente “prestito sociale”, prevede la richiesta di un prestito in denaro da privato a privato. In questo caso non si può parlare di “promotore” di una campagna bensì più semplicemente di un individuo che cerca nel web finanziatori di una somma che verrà loro restituita con gli interessi.
E ora che siete pronti, ecco a voi la prima infografica made in PlacEvent!
Cosí, di botto, quale diresti che sia la migliore?
Ciao Cri,
come spesso succede non c’è una risposta se non “dipende”. E sì, perché dipende dagli obiettivi della tua campagna di crowdfunding, dal pubblico che vuoi raggiungere, dall’oggetto/progetto che vuoi finanziare, dalle risorse di tempo che hai per gestire la campagna… Ogni piattaforma ha le sue specificità e scegliere quella giusta è possibile solo se si analizzano le proprie necessità ed il contesto. Inoltre questa mia infografica non è aggiornata: sono passati quasi due anni da quando la pubblicai e il mercato ha visto sorgere (e morire) nuove piattaforme.
Ti suggerisco questi due materiali (il primo di Italian Crowdfunding Network e il secondo mio, sempre del 2013):
– http://www.slideshare.net/italiancrowdfunding/2014-analisidelle-piattaformeitalianedicrowdfundingcastrataropais?related=1 (maggio 2014)
– http://www.slideshare.net/AccountDiValentina/report-26192324
Se vuoi uno scambio più approfondito puoi scrivere a placevent2013@gmail.com!
Un saluto,
Valentina
Pingback: Le piattaforme di crowdfunding in Italia – alf | Annalisa Fauzzi
Pingback: Costruire una community o attirare degli spettatori? | #PlacEvent
Ciao! spero di far cosa gradita nel segnalarti la mia analisi sul Crowdfunding e la videointervista ad Angelo RIndone di Produzioni dal Basso, grazie! http://www.coworkinglogin.it/news/crowdfunding-coworking/